I disegni d’acqua e pietre dure di Serse Roma sono l’11esimo allestimento de Lo Studiolo di Udine, dall’apertura nell’ottobre 2020 ad oggi. Artisti contemporanei di respiro internazionale sono diventati in un piccolo spazio l’occasione di studio, confronto e tessitura di relazioni, ma anche stimolo per una creatività viva che necessaria anche ai mestieri apparentemente lontani, come il press officer.

Nessun lavoro è esente da fasi di ideazioni e creatività, di sviluppo e soluzione di criticità. Si tratta di una parte del cervello che ha bisogno di background ed esperienza ma anche di stimoli. C’è chi cammina nella natura e chi pratica uno sport. Io personalmente frequento il mondo dell’arte, dalle silenziose collezioni museali ai vivaci incontri di artisti e storici dell’arte. È catarsi ma anche scintilla per trovare soluzioni e idee in mondi apparentemente lontani, come può sembrare quello di un mestiere come il press officer e media relator.

Un luogo accogliente e ispiratore nel cuore di Udine: Lo Studiolo.

Alla fine di via Mercatovecchio, la strada più antica e conosciuta del centro storico di Udine, quando Riva Bartolini curva verso l’Università, è un pullulare di caffè e osterie. Tra queste “Pieri Mortedele”, che deve il suo nome ad una immancabile e gigantesca mortadella che fino a pochi anni fa l’oste affettava insieme al pane per accompagnare i calici di vino, una pietra miliare della vita udinese. Superati tavolini e astanti sempre numerosi c’è una porta in legno stretta ed elegante incastonata nel muro di pietra, una presenza discreta. Tra i (pochi) campanelli si legge: Lo Studiolo.

L’arte è perfetta per stimolare idee e sviluppare una mente creativa capace di attivare idee e cercare soluzioni

Lo Studiolo del “non” – “No critics. No events. No performances. No wifi. No sales. Not a gallery” – è per contro un luogo del “tanto”. Lo spazio delle idee, delle strette di mano, degli incontri e soprattutto dei contenuti. Complice l’accurata preparazione di Alessandro e Caterina, docenti di Storia dell’arte. Studiano, raccolgono idee, scelgono ed espongono opere di artisti contemporanei, ritrovano vecchi amici e ne acquisiscono di nuovi.

Lo Studiolo non solo per un appassionato di linguaggi visivi, è un refolo di aria fresca, una carica di energia per il cervello che attiva idee e creatività.

Riflessi d’acqua e pietre dure: i disegni di Serse a Udine

Entrati nello Studiolo e saliti al primo piano dopo una piccola rampa di scale, si è colti dalla sorpresa di opere che sembrano fotografie in bianco e nero, precise e dettagliate. Invece sono disegni certosini, in cui la mano di Serse con estrema precisione riproduce con la grafite e forse una lente di ingrandimento ogni minuscolo dettaglio (i disegni vanno visti a un palmo di naso). «All’inizio sono partito da temi della natura – dice Serse – dalla loro visione romantica e dall’atteggiamento catafatico dell’uomo di fronte alla natura, che per rendere ancora più drammatico spoglio del colore.»

Temi: paesaggi, diamanti e l’acqua nella sua infinita possibilità di forme e di astrazione.

Perché la grafite? «Ho scelto quell’elemento – spiega Serse – molto usato nella storia dell’arte che ha in sé una struttura concettuale e fisica molto forte.» E perchè la grafite per rappresentare acqua e diamanti? «La grafite e il diamante sono composti dagli stessi atomi, la grafite nella scala della durezza è tra i livelli più bassi mentre il diamante in quelli più alti.» La pittura è fatta di ombre e di luce, Serse mescola il nero della grafite e la trasparenza del diamante. La grafite a Serse, autodidatta, ha permesso di avvicinarsi all’arte con astuzia tecnica e un approccio quasi scientifico allo studio dei materiali. 

Tra le opere più recenti di Serse vi sono quelle dedicate ai molteplici riflessi dell’elemento “acqua”. Qui è rappresentata l’acqua di Venezia del Canal Grande di fronte alla stazione dei treni mossa da un vaporetto di passaggio e ripresa un giorno d’estate alle cinque del pomeriggio,

Di Serse a cercare non si trova molto, i cataloghi delle gallerie che lo hanno ospitato negli anni sono introvabili. C’è però nelle librerie online “Serse. Riflessi d’acqua e pietre dure” una edizione italiana e inglese che è il catalogo della mostra “Serse. Riflessi d’acqua e pietre dure”, E3 arte contemporanea, Brescia, 22 maggio – 29 luglio 2021, stesso titolo di quella di Udine, che invece resterà aperta fino al 23 dicembre. Vale la pena regalarsi una gita fuori porta a Udine, e dopo la mostra sostare per un buon vino da Pieri Mortadele!

“SERSE GRAPHITE 6B disegni d’acqua e pietre dure” presso Lo Studiolo, Riva Bartolini 8 a Udine. Apertura: mercoledì e venerdì  17:00 – 19:00 e sabato 11:00 – 13:00. Apertura anche su prenotazione. Fino al 23 dicembre 2022. INSTAGRAM: @lostudiolo.udine

Qui un breve video: Serse su YouTube

About the Author: Anna Romanin

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By Published On: Ottobre 9th, 2022Categories: Arte, comunicazione