Oggi creare un sito web, grazie agli strumenti disponibili, è alla portata di tutti. Ma con le parole come la mettiamo? Delle parole nel web scriveva ormai vent’anni fa su Scrivere per Internet Luisa Carrada, eccellente editor, copywriter, e fonte di ispirazione per tanti di noi.
La costruzione di un web site riunisce molte parti, tra cui i contenuti sui quali mi soffermo. Contenuti che ancora oggi tanti importano di sana pianta dall’offline: documenti cartacei, testi in burocratese, blocchetti striminziti di parole, diventano pagine html. Oltre alle fotografie, ai video, ai podcast, per i quali sono (spesso) chiamati gli esperti, per i contenuti molti pensano sia facile cavarsela da soli risparmiando sul web copywriter. Salvo poi ricorrere a campagne pubblicitarie per portare traffico al sito.
Il sito web rappresenta il nostro stile: elegante, originale, indolente, banale. Il sito è la nostra finestra sul mondo, per raccontare quello che siamo e cosa facciamo. Con esso possiamo attrarre lettori, investitori, clienti. Oppure non raggiungerli affatto e perderli.
Siamo tutti d’accordo: la digitalizzazione estrema è l’esito ineluttabile emerso con la pandemia Covid-19 a cui nessuna azienda si è potuta tirare indietro, come scrive su LinkedIn un amico il 31 dicembre 2020, facendo analisi e sintesi della situazione.
“I processi delle aziende subiranno una grande impulso legato alla digitalizzazione. Il modo con cui vendiamo, con cui facciamo assistenza ai nostri clienti, con cui progettiamo e il modo con cui facciamo marketing sarà per sempre trasformato ed arricchito dalla digitalizzazione.” Filippo Zuppichin, CEO Piovan Group
Saremo tutti ancora più online con i nostri siti web: grandi aziende, piccole e medie imprese, istituzioni, professionisti. Perchè allora questa resistenza ad esserci nel web nel modo migliore? O almeno provarci.
L’attenzione dei lettori è merce rara e preziosa.
Le persone usano i motori di ricerca per:
- trovare una soluzione ad un problema
- trovare una risposta alla loro domanda
- imparare (a fare) qualcosa.
Il lettore che arriva in un website scorre rapidamente le pagine cercando di orientarsi, guarda titoli e immagini, poi arriva alle parole. Se ciò che trova lo convince, è utile e scritto bene, continuerà nella lettura.
I contenuti per la verità non hanno mai smesso di essere importanti, ben prima del famoso libro di Bill Gates “The content is King” del 1995 (la dichiarazione non è sua) in cui egli spiega anche che: “i contenuti sono l’oggetto su cui mi aspetto che vengano sviluppati la maggior parte dei guadagni su internet”.
Scrivere per il web correttamente è un investimento di marketing a lungo termine (SEO) che dà i suoi frutti nel tempo. I contenuti corretti indicizzano il sito nei motori di ricerca, permettono di farci trovare, e il traffico portato è organico, cioè gratuito (NB: non sono gratuiti i contenuti perchè scritti da professionisti, ma è gratuito il traffico di utenti che essi portano). Le campagne pubblicitarie sono più mirate (SEM) e hanno obiettivi a breve termine: ottenere grande visibilità nei motori di ricerca, essere posizionati in alto nella SERP di Google. Il traffico che si ottiene è a pagamento ma prezioso e anche questa è un’attività per professionisti. La buona prassi è usare SEO e SEM insieme, integrando le due forme di web marketing in un’unica strategia corale, per massimizzare i risultati degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Quando i contenuti di un sito sono efficaci e di qualità hanno il giusto tono di voce, sono frutto di ricerche e di un’attenta analisi che unisce reale e virtuale. Ad esempio, per portare traffico al sito di una Galleria d’arte, devo conoscere non solo il periodo e gli artisti trattati, ma anche il cliente tipo e le vendite reali, e – dati alla mano – devo interrogare il web:
- studio dei competitor: quanti scrivono del mio argomento? (Similarweb.com)
- analisi delle parole “di moda”: quanto le parole sono cercate? quanto le persone chiedono di quello specifico argomento? (Google Trends)
- analisi delle parole correlate: quali parole / aggettivi / preposizioni sono legati al mio argomento? (Answerthepublic.com)
Questa sintesi mi auguro chiarisca che scrivere ipertesti, citando ancora Luisa Carrada;
“richiede una fase di progettazione molto lunga e accurata, come fa l’architetto quando si accinge a costruire una casa. Se la struttura non è solida non sta in piedi.”
Per questo, ci sarà sempre bisogno dell’aiuto di professionisti.
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