I più giovani speaker di InspiringPR 2024 fanno parte della GenZ, si occupano di innovazione tecnologica, ma non solo.
“Due aule dentro l’università: un ufficio per progettare, un cantiere per costruire. E poi il mare per sperimentare. Questo è l’Audace Sailing Team: 50 studenti, 4 barche, 2 diverse sfide e un vero grande obiettivo: continuare a crescere.”
Ad InspiringPr 2024 sono saliti sul palco – con la parola Prospettiva – anche Petra Gregori, responsabile della Comunicazione e Edoardo Papetti, team leader di Audace Sailing Team. Sono due dei settanta universitari dell’Audace Sailing Team di Trieste. Coraggiosi, visionari, inclusivi, progettano barche a vela del futuro con una prospettiva innovativa e sostenibile.
La squadra dell‘Audace Sailig Team (vedi foto sopra), nata nel 2019 all’Università di Trieste, progetta, costruisce e porta in regata barche a vela realizzate con materiali sostenibili sotto la guida di Rodolfo Treccani, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Il laboratorio delle sperimentazioni, l’Ecosailing Lab, riunisce non solo i futuri ingegneri. Il messaggio più bello è infatti che c’è spazio per tutti e l’inclusività è la chiave della crescita. La storia dell’Audace Sailing Team inizia con un gruppo di studenti della magistrale di Ingegneria ma oggi provengono da tutte le facoltà, divisi in cinque reparti: Progettazione, Costruzione, Equipaggio, Materiali e Sostenibilità, Marketing, Comunicazione e Immagine. Le ragazze sono il 40 % della squadra.
Edoardo e Petra, cosa vi aspettate da InspiringPR?
Petra: “Personalmente penso che sia veramente un’esperienza diversa rispetto alle solite conferenze. Abbiamo due obiettivi davanti: presentare le nostre scoperte e far conoscere il team. La ricerca del nuovo è sia in termini di materiali sia in termini di interazione sociali e di creazione di nuove collaborazioni. Puntiamo ad un costante upgrade”. Edoardo: “Anche se siamo una realtà molto giovane, abbiamo i piedi per terra e guardiamo al futuro. Questo non è ancora un lavoro per noi ma lo facciamo con grande passione. Siamo attenti all’aspetto ambientale coi nostri progetti, perché insomma, di quello si sta parlando molto e bisognava trovare anche soluzioni concrete. Uniamo la passione per il mare con l’attenzione all’ambiente.”
Quindi, riassumendo, voi progettate, utilizzate materiali nuovi per essere sostenibili, con l’obbiettivo di vincere le regate. Siete un unicum?
Certo, vogliamo vincere le regate e sperimentare anche qualcosa di diverso rispetto quello che offre il mercato. Ogni anno si fa una barca nuova o si migliorano le performance dell’anno precedente. L’obiettivo finale non è un unicum – ci sono altre realtà, perché comunque poi noi competiamo in regate contro altre università – ma lo è come siamo strutturati, e questo è un nostro punto di forza.
Siete riusciti a realizzare un progetto di cui siete particolarmente fieri?
Edoardo: “Siamo fieri delle nostre scelte sostenibili. Usare fibra di lino, carbonio di recupero scartato da aziende nautiche e vele ricavate da reti abbandonate. La cosa più sostenibile che facciamo sono gli scafi realizzati unicamente in fibra di lino. Abbiamo ideato una nuova tecnica di costruzione dei foil che permettono alla barca di “volare”.
Cosa vorreste lasciare ad InspiringPR?
Petra: A parole e con il video vorremmo trasparisse la nostra voglia di metterci in gioco per di entrare in un mondo che stiamo imparando a conoscere. E anche la voglia di fare squadra per portare a casa un buon risultato.
L’obiettivo che il team si pone è quello di coniugare innovazione e sostenibilità, di prendere parte a regate universitarie. Le barche oggi sono tre: Dedalo in legno, Bai-Lina Rossa e Lina in fibra di lino e resina in parte biologica ottenuta dagli anacardi. Bai-Flying Lina è la barca “volante” che andrà dal 24 al 30 giugno prossimi al SuMoth Challenge di Malcesine (competizione internazionale vinta nel 2023) in cui si sfideranno team universitari a colpi di innovazione e soluzioni sostenibili.
“Siamo una palestra per il futuro, sperimentiamo soluzioni innovative per la nautica sostenibile di domani.”
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